logo ubuLa compagnia teatrale LAMINARIE è stata fondata nel 1994 e ha sede a Bologna.
Dal 2009 dirige il teatro DOM la cupola del Pilastro in convenzione con il Comune di Bologna.  
Nel 2012 ha vinto il premio speciale UBU per il progetto di gestione di DOM. 

 

 

laminarie0530Il principale obiettivo è lo studio di linguaggi originali nell’ambito del teatro contemporaneo. Oltre alla produzione di spettacoli rivolti ad un pubblico composto da adulti, Laminarie dedica una parte della propria attività alla ricerca teatrale rivolta all’infanzia. Laminarie lavora nell’ambito di rassegne e festival di teatro contemporaneo e teatro per i bambini, nazionali e internazionali e realizza scambi culturali con realtà internazionali scelte per le loro affinità con direzioni e percorsi di ricerca seguiti dalla compagnia. 

Laminarie si occupa inoltre della produzione di video d’arte, che partecipano a festival e concorsi nazionali e internazionali. La ricerca di Laminarie si è posta fin dalle sue origini in relazione con linguaggi artistici contemporanei quali le arti visive, l’architettura, il cinema,

la letteratura. Tale approccio multidisciplinare si manifesta sia nell’intreccio di modalità espressive che caratterizza la ricerca teatrale della compagnia, sia nello sviluppo di progetti in grado di intrecciare ambiti, contesti, pubblici differenti.

 

 

WEB RESOURCES

LAMINARIE www.laminarie.it
DOM www.domlacupoladelpilastro.it
FACEBOOK: compagnia Laminarie | DOM la cupola del Pilastro
VIMEO: www.vimeo.com/laminarie

 

fotografia STORIA SENZA NOME

“Se il teatro ha un senso nel contemporaneo, questa ragion d’esser sta nella dimensione dell’abitare. Abitare il teatro vuol dire viverlo come spazio umano, come luogo principe della relazione. La compagnia Laminarie si muove lungo quest’asse alimentandosi sia di un’appassionata ricerca che riguarda gli spazi di rappresentazione che della forza mitopoietica che scaturisce dal simbolo e dall’oggetto”.

Marino Pedroni, Teatro Comunale di Ferrara, incontro “Vita e Fiaba: il teatro di Laminarie, DAMS 2005”


“Definirei Laminarie il teatro del ravvicinamento, perché essenzialmente Bruna e Febo si sono riuniti sull’idea di un teatro anticonvenzionale e lo hanno nutrito di sfide con le fiabe e le tragedie che hanno messo in scena. Laminarie permette agli spettatori di abitare nei mondi che rappresenta, avvicinandoci alle grandi magie del teatro. Nella varietà del teatro di origine romagnola, Laminarie rappresenta un gruppo straordinario, antico e strategico. Come una famiglia d’arte, che ci pone in contatto con la pregnanza delle cose e ci costringe a essere presenti, indicandoci la possibilità del teatro di fiorire dentro i fatti”.

Claudio Meldolesi, Tragedia e fiaba, Il teatro di Laminarie 1996 -2008; edizioni Titivillus, 2008


“Spesso il lavoro teatrale delle ultime generazioni ha la debolezza di investire esclusivamente, in maniera anche alle volte molto efficace, il sistema della rappresentazione scenica, e in esso estingue il suo mandato. Il lavoro di Laminarie, invece, oltre a sondare alcuni aspetti morfologici della rappresentazione, esprime un pensiero mediato sulle cose del mondo, non unicamente mirato alle forme del teatro. Un pensiero aperto sulla direzione del vivere, del mondo…”

Fabio Acca, Tragedia e fiaba, il teatro di Laminarie 1996 -2008; edizioni Titivillus, 2008


“Laminarie sono architetti di favole e racconti, sono creatori di spazi insoliti e di situazioni nuove e inaspettate. E soprattutto stanno lavorando sull’infanzia in modo serio e intenso, con acume e in stretta relazione con il linguaggio dell’arte visiva per dare ad ogni lavoro un segno forte della contemporaneità e dell’incontro tra le diverse arti”.

Alessandra Belledi, Teatro delle Briciole di Parma