Ampio Raggio – esperienze d’arte e di politica
Rivista semestrale diretta da Bruna Gambarelli
ISSN 2037-3147
Ampio Raggio accompagna le attività del teatro DOM la Cupola del Pilastro, gestito a Bologna dalla compagnia Laminarie (premio UBU 2012), con l’intenzione di contribuire alla sua storia e alla sua attività, focalizzata su una pratica di teatro in dialogo con la necessità.
Al pari del teatro, e in modi suoi propri, questa rivista si propone un lavoro di indagine nel campo delle arti contemporanee e delle loro diverse modalità di produzione.
La rivista, già a partire dal titolo, vuole riflettere ad ampio raggio sull’arte e inseguire una luce viva e sottile, diretta a illuminare di volta in volta un sito e i suoi paraggi. Una rivista piccola da portare in tasca, che inviti alla collaborazione, alla ricerca, allo scambio, a stretto contatto con i movimenti, le associazioni, gli abitanti del quartiere e della città di Bologna, nonché con persone affini e diverse di altri luoghi e città.
Queste le rubriche fisse:
-“Incontri” vuole dare voce all’incontro con le molte interessanti realtà e persone che vivono il Pilastro e che ne fanno quel particolare laboratorio di sperimentazione sociale e culturale che oggi è.
– “Il racconto” è un’incursione nel campo della narrativa, soprattutto contemporanea. Brevi schegge di letteratura firmate da scrittori più o meno noti.
– “La recensione” è dedicata alle recensioni cinematografiche di chi non si occupa professionalmente di cinema, nel tentativo di stimolare una visione libera dai vincoli del mestiere. Il modello a cui ci si richiama è quello di Pietro Bianchi (1909-1976), un importante critico del “Giorno” oggi sconosciuto ai più, che da letterato ha saputo guardare al cinema con sguardo profondamente intento agli altri linguaggi artistici.
– “La conversazione” ha l’ambizione di intessere relazioni con artisti o intellettuali stimati e che si sentono affini nelle loro modalità di ricerca.
– “Una striscia” chiude con ironia la rivista, grazie a un’incursione nel gioco serio dei fumetti.
La rivista Ampio Raggio viene diffusa tramite abbonamenti e nelle principali librerie indipendenti di Bologna, nonchè nei bookshop di festival teatrali, manifestazioni, rassegne, musei.
Una copia della rivista viene pubblicata su questo sito web sotto licenza Creative Commons 30 giorni dopo la sua pubblicazione.
Ampio Raggio è una rivista registrata presso CINECA, l’associazione nazionale delle Università.
Hanno collaborato alla rivista artisti, studiosi di urbanistica e geografia, curatrici e curatori, studiosi/e di teatro, saggisti/e, scrittori e scrittrici, critici di musica e cinema, insegnanti, educatrici e educatori, antropologhe e antropologi, imprenditori e cittadini/e:
Fabio Acca, Maria Amigoni, Lorenzo Balbi, Gianni Berengo Gardin, Alfonso Berardinelli, Daniel Blanga Gubbay, Andrea Bruno, Mario Carlini, Marta Casarini, Romeo Castellucci/Societas, Pietro Cingolani, Andrea Conte (Andreco), Marco Dalpane, Oscar De Pauli, Francesco Evangelisti, Franco Farinelli, Nicola Ferrari, Renzo Francabandera, Zelda Alice Franceschi, Antonio Fusaro, Giancarlo Gaeta, Gioia Gardo, Sorana-Constanța Georgescu-Gorjan, Nader Ghazvinizadeh, Vittorio Giacopini, Gabriele Grandi (Teletorre 19), Giuliano Guatta, Gerardo Guccini, Luca Gullì, Joe Hisaishi, Andreea Iagher Taco, Luca Lambertini, Doïna Lemny, Valter Malosti, Matteo Marchesini, Vainer Marchesini (WAM group), Massimo Marino, Andrea Martignoni, Claudio Meldolesi, Simone Menegoi, Maria Montanari, Luigi Monti, Fabiola Naldi, Yoshiaki Nishino, Roberta Paltrinieri, Guglielmo Forni Rosa, Cinzia Russo, Maria Concetta Sala, Attilio Scarpellini, Susana Stigler, Adelina Suber, Gina Tassinari, Cristina Valenti, Federico Zanettin, Gilberto Zorio
E’ una rivista di piccolo formato, composta da contributi brevi, puntuali e antidemagogici, seguiti da un sunto in inglese, impaginati dalla grafica mossa di Alex Weste, e intervallati da foto che sembrano frammenti d’uno specchio da ricomporre a fine lettura.
Si chiama Ampio Raggio, e la produce il gruppo teatrale delle Laminarie, diretto da Bruna Gambarelli e insediatosi al Pilastro sotto la cupola del Dom. La sede, adiacente alle scuole, è diventata presto un punto di riferimento sia per questa periferia sia per movimenti culturali di portata internazionale.
[…] I temi sono tanti, ma il filo che li tiene insieme è chiaro. Radicandosi nel quartiere più “difficile” di Bologna, le Laminarie si chiedono come organizzare una cultura che sia aperta ma non pubblicitaria, rigorosa ma non di casta: e Ampio Raggio è già una nutriente testimonianza di questo progetto.
Matteo Marchesini
Un’opzione tanto semplice quanto necessaria: non limitare l’attenzione per il teatro e i suoi dintorni alla sola cura degli specialisti, bensì di rivolgerle pure a quella di personalità e professionisti aventi altrove il loro campo d’indagine e azione. E trattasi di figure di tenore anche internazionale, così come cosmopolita è la spinta intellettuale e l’operato che contraddistingue i fondatori della compagine bolognese.
Damiano Pignedoli
Abbonamenti:
Costo del singolo numero: 8 euro
E’ possibile sottoscrivere l’abbonamento a tre numeri della rivista al costo di 20 euro.
Per informazioni e sottoscrizioni: info@laminarie.it | T 051.6242160