[Insisto più forte] Butoh: da Kazuo a Yoshito Ohno

11 – 15 MARZO 2014 

Progetto speciale dedicato al butoh giapponese, con l’ospitalità del maestro Yoshito Ohno, figlio ed erede artistico di Kazuo Ohno, che presenta un workshop, uno spettacolo, un incontro con il pubblico.

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mar 11 e mer 12 MARZO
ore 16 – 19 CREARE IL CORPO workshop con Yoshito Ohno
ven 14 MARZO
ore 19 ARCHIVIO KAZUO OHNO – WORK IN PROGRESS
mostra fotografica e incontro con Yoshito Ohno, Toshio Mizohata (Kazuo Ohno Dance Studio), Elena Cervellati (Università di Bologna), Matteo Casari (Università di Bologna)
a seguire aperitivo
ven 14 e sab 15 MARZO
ore 21 Spettacolo di Yoshito Ohno, FLOWER AND BIRD – A Letter to My Future Self

Dall’11 al 15 marzo il DOM ospita il progetto Butoh: da Kazuo a Yoshito Ohno.L’iniziativa è articolata in quattro appuntamenti volti ad avvicinarsi al mondo del butoh, la danza moderna giapponese che, attraverso due grandi artisti iniziatori, Kazuo Ohno e Tatsumi Hijikata, si è sviluppata nel secondo dopoguerra come movimento d’avanguardia, affondando le sue prime radici nella cultura nipponica più primitiva e nelle suggestioni dell’espressionismo europeo.

Il progetto si apre con il workshop Creare il corpo condotto da Yoshito Ohno (11-12 marzo, ore 16-19): “Ho spesso riflettuto sulle basi di fondazione del butoh da parte di Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno. Vedo le loro due filosofie presenti entrambe. Hijikata giustappone l’essenza e la presenza e le combina a suo modo, mentre Ohno getta un profondo sguardo sulla vita e la morte nella loro connessione al butoh. Il mio desiderio è che le cose che ho appreso da loro possano essere tramandate alle generazioni future”. Si prosegue con Archivio Kazuo Ohno – Work in progress, l’inaugurazione dellamostra fotografica, allestita nel foyer di DOM, (14 marzo, ore 19) e a seguirel’incontro con Yoshito Ohno, Toshio Mizohata (Kazuo Ohno Dance Studio), Elena Cervellati (Università di Bologna), Matteo Casari (Università di Bologna).
Il progetto si conclude con lo spettacolo di Yoshito Ohno, Flower and Bird – A Letter to My Future Self (14-15 marzo, ore 21), coreografia di Tatsumi Hijikata e Yoshito Ohno. Un solo che include la trilogia che Tatsumi Hijikata ha coreografato per Yoshito Ohno nel 1985, un anno prima della sua morte, e Divinarianes, la scena iniziale di Admiring La Argentina, l’opera en travesti che, presentata a Nancy nel 1980 e col suo enorme successo internazionale, rende Kazuo Ohno, ormai settantacinquenne, una vera leggenda vivente.

Il progetto è realizzato con il sostegno della Japan Foundation, il patrocinio del Dipartimento delle Arti – Università di Bologna e in collaborazione con l’Archivio Kazuo Ohno, Kazuo Ohno Dance Studio, Canta Co. ltd, mc2gallery Milano e Claudio Composti.

Yoshito Ohno, figlio ed erede artistico del maestro Kazuo Ohno (1906-2010), figura leggendaria e ispiratrice del butoh, nasce a Tokio nel 1938. Nel 1959 debutta con il padre in Il vecchio e il mare e nello stesso anno nel celebre Kinijki(Colori proibiti), diretto e coreografato da Tatsumi Hijikata, considerato la prima, eversiva creazione nella storia della nuova danza Butoh.Tra il 1960 e il 1968 studia danza classica e pantomima e partecipa alle performances del gruppo di Hijikata Ankoku Buto-ha. Nel 1969 è sulle scene a Tokyo con la sua prima performance da solista.Si ritira dalle scene per più di dieci anni e nel 1985 ritorna a teatro con uno spettacolo con il padre, The Dead Sea. Dal 1986 Yoshito dirige tutte le creazioni di Kazuo Ohno. Nel 1987 dirige e interpreta con il padre Water Lilies(Gigli d’acqua) e l’anno successivo Insect Metamorphosis. Nel 1989 presenta a Roma una sua performance e partecipa a festival in vari paesi del mondo; nel 1990 dirige e interpreta con Kazuo Ka Cho Fu Getsu(Fiori-Uccelli-Vento-Luna.Negli anni successivi continua ad accompagnare Kazuo Ohno nelle sue tournées e diviene il principale prosecutore del lavoro paterno, che traduce in spettacoli propri. Nel 2001, quando compie 95 anni, Kazuo lo investe ufficialmente della sua eredità artistica per il futuro.Gli spettacoli di Yoshito Ohno girano in Europa, Sud America, Asia, Canada e negli Stati Uniti e in sedi illustri come La Biennale di Venezia e la Japan Society New York.