Festival F.I.S.Co 2010

16 APRILE h 22.00 
DOM ospita la coreografa Mette Ingvartsen nell’ambito del festival F.I.S.Co.10 – Festival internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo 10a edizione (color cane che scappa) curato da Xing

 
Mette Ingvartsen (D/DK) 
Giant City

prima italiana

concezione e coreografia Mette Ingvartsen
con Sirah Foighel Brutmann, Mette Ingvartsen, Sidney Leoni, Naiara Mendioroz, Guillem Mont De Palol, Manon Santkin, Andros Zins-Browne 
luci Minna Tiikkainen 
suoni e drammaturgia Gerald Kurdian 
organizzazione Kerstin Schroth

coproduzione steirischer herbst festival (Graz), Festival Baltoscandal (Tallinn), PACT Zollverein (Essen), Hebbel am Ufer (Berlin), Kaaitheater (Brussels).
col supporto di Haupstadtkulturfonds (Berlin, Germany), Kunstrådet (Denmark)
residenze di ricerca Tanzquartier (Wien), LE CENTQUARTRE (Paris)
produzione Mette Ingvartsen / Great Investment

biglietti > euro 12 
per informazioni: 
www.xing-fisco.it

Apre a DOM il 16 aprile la decima edizione di F.I.S.Co. Festival Internazionale sullo Spettacolo Contemporaneo (16>24 aprile), a cura di Xing, dal titolo (color cane che scappa), con lo spettacolo in prima italiana della coreografa danese Mette Ingvartsen che presenta Giant City.

Giant City affronta i fenomeni della mobilità, del cambiamento e della trasformazione dei corpi contemporanei. Giant City è un lavoro sulle architetture immateriali, una riflessione sui corpi e le città, e sulla relazioni spazio-temporali. Un’esplorazione fisica interpretata da sette performer che fanno e disfano la composizione spaziale sotto gli occhi dello spettatore. Siamo davanti a uno spazio liscio: direzionale, non dimensionale, non metrico, occupato da ecceità, molto più che da cose formate e percepite. Una percezione prensiva oltre che visiva. 
La città secerne differenziali di velocità, ritardi e accelerazioni, cambiamenti di orientamento, variazioni continue; i corpi esprimono la maniera di essere nello spazio, la maniera di appartenere allo spazio; i gesti si connettono mediante processi di frequenza o di accumulazione, indipendentemente dalla metrica. 


Mette Ingvartsen coreografa e danzatrice danese, dal 1999 studia ad Amsterdam e a Bruxelles (P.A.R.T.S.). Dal 2002 ad oggi ha realizzato diverse performance: Manual Focus, 50/50, to come, Why We Love Action. Le sue creazioni più recenti sono It’s in the air (2008) in collaborazione con Jefta van Dinther, il progetto per YouTube Where is my privacy (2008/9) e Giant City (2009). La pratica di lavoro di Ingvartsen copre l’intero arco produttivo della creazione, dalla scrittura alla messa in scena, sino alla documentazione. Parallelamente all’attività performativa e coreografica, si interroga sulle modalità di produzione nel mondo delle performing arts. Un’occasione importante per riflettere e operare su queste tematiche è stato il progetto collettivo 6Months1Location (Montpellier, 2008). Dal 2005 collabora al progetto everybodys, una strategia open source per la creazione di metodologie e giochi di ruolo da usare per lo sviluppo creativo. Fa parte del collettivo COCO che ha presentato di recente Breeding, Brains and Beauty. Ha collaborato con i registi e teorici Jan Ritsema e Bojana Cvejic per diverse creazioni per la scena.