[CONTESTO ] ISABEL CUESTA CAMACHO| DIALOGO – IMPRONTE

RESIDENZA ISABEL CUESTA CAMACHO

4 aprile
ore 19 incontro pubblico – Dialogo sulla residenza di Isabel Cuesta Camacho.
interverranno : Isabel Cuesta Camacho, Lucia Medri, Sara Fulco.

8 aprile
ore 21 esito di residenza artistica – Impronte di Isabel Cuesta Camacho.

Impronte per sito

Sono tre gli artisti di diversa provenienza geografica, che svilupperanno il proprio lavoro durante i 20 giorni di permanenza presso il teatro, realizzando progetti inediti e variabili. La variabilità infatti sarà la costante che accompagnerà l’opera dei performer, che via via vedrà la sua creazione e realizzazione in loco al DOM. L’obiettivo è indagare il significato di contesto in relazione al territorio del Pilastro apportando uno sguardo internazionale, nuovo, innovativo ed esterno al rione e alla città di Bologna, che a sua volta farà germogliare nuove visioni agli abitanti e ai residenti del territorio. Nasceranno in questo modo percorsi non scontati e non prevedibili in cui gli artisti dialogheranno con gli abitanti e con la realtà che li circonda, creando contaminazioni di idee e pensieri che non solo riusciranno ad andare oltre ai soliti significati a cui siamo abituati, ma rinnoveranno un’apertura internazionale alle questioni urgenti e attuali nell’epoca contemporanea.

 La terza e ultima residenza, dal 23 marzo al 13 aprile, ospita la danzatrice e giornalista colombiana Isabel Cuesta Camacho. Con Impronte, che vede la sua realizzazione l’8 aprile, l’artista colombiana fonde le sue due professionalità: quella da artista che vede il corpo come un territorio, una geografia di narrazioni personali, collettive e quella da giornalista che vede il corpo al centro di un discorso politico, economico e sociale. Lo spettacolo si occupa dei segni che ha lasciato la migrazione in questo rione, infatti intreccerà le singole e molteplici storie degli abitanti del Pilastro con l’identità del rione stesso. I risultati di questa ricerca saranno articolati in diversi formati che confluiranno in un prodotto “ibrido” tra giornalismo e arte con l’ausilio di video, testi e danza.

“Sul tema della migrazione” dice l’artista “presenterò al Dom tre lavori che ripropongo, rivisitati, appositamente per questo spazio: un’opera sull’emergenza migratoria di questi ultimi anni, una coreografia con un attore rifugiato siriano e una danza sull’amore in questo tempo, colpito da paura e insicurezza. “
Anche Isabel sarà a DOM per realizzare un progetto site-specific volto a un approfondimento del tema prescelto connotandolo da un punto di vista socio-politico del rione e lavorando sullo spazio fisico del teatro e della sua cupola, sull’idea di circolarità che ne contraddistingue le linee spaziali.

A precedere l’esito conclusivo di residenza artistica, ancora una volta Laminarie presenta l’incontro conoscitivo sull’artista e sull’opera, previsto in data 4 aprile. All’incontro interverranno Lucia Medri di Teatro e critica, Febo Del Zozzo – Laminarie, Sara Fulco – curatrice report residenze artistiche.

*** PROGRAMMA:

4 aprile
ore 19 incontro pubblico – Dialogo sulla residenza di Isabel Cuesta Camacho.
interverranno : Isabel Cuesta Camacho, Lucia Medri, Sara Fulco.

Nell’ambito degli “Incontri del martedì”, il mese di Aprile si apre con il Dialogo sulla terza e ultima residenza artistica di Isabel Cuesta Camacho, danzatrice, coreografa e giornalista, ospite di questo ultimo ciclo di progetti inediti site-specific realizzati a DOM.

Intervengono: Lucia Medri – redattrice di Teatro e Critica, Febo Del Zozzo – direttore artistico di Laminarie e Sara Fulco – curatrice dei report sulle residenze.
Durante il dialogo si parlerà dell’attività di Isabel Cuesta Camacho e del suo lungo lavoro di ricerca attorno al tema della migrazione. Approfondimento che viene qui attualizzato artisticamente con la creazione di Impronte, progetto in costruzione il cui esito verrà mostrato sabato 8 aprile alle ore 21.
«Presento a DOM alcuni lavori che ripropongo rivisitati appositamente per questo spazio: uno spettacolo di danza contemporanea composto da quattro opere che trattano il tema dell’emergenza migratoria, dell’identità e dell’amore in una società colpita da paure e insicurezze». (Isabel Cuesta Camacho)

A seguire dopo il Dialogo sulla residenza è prevista una dimostrazione di lavoro dell’artista. Vedremo infatti LEX_T, il solo portato a Fienile Fluò nel settembre del 2016, all’interno di Running up that hill, realizzato qui dalla danzatrice Solène Wagen.


4 aprile
ore 19 Dialogo sulla residenza di Isabel Cuesta Camacho
Partecipano all’incontro: Lucia Medri – redattrice di Teatro e Critica, Febo Del Zozzo – Laminarie e Sara Fulco – curatrice dei report. A seguire dimostrazione di lavoro dell’artista con Solène Wagen.

LEX_T
Opera che si basa su una ricerca giornalistica effettuata durante il periodo di forte crisi che ha coinvolto rifugiati politici e migranti, persone costrette ad allontanarsi dal proprio paese per trovare un destino migliore altrove. In LEX_T Isabel Cuesta Camacho ripropone alcune testimonianze rilasciate dai politici intervistati, che fungono da sfondo sonoro dell’opera.

«Quelle che stiamo affrontando non è una crisi di rifugiati, ma è un movimento migratorio che coinvolge i migranti a livello economico, rifugiati e combattenti stranieri» (Premier Ungherese Viktor Urban)

«Per contenere i flussi migratori e favorire lo sviluppo» ( Gentiloni)

«Se l’Europa fallisce sul tema della migrazione, non sarà l’Europa che abbiamo immaginato» (Angela Merkel)

8 aprile
ore 21 esito di residenza artistica – Impronte di Isabel Cuesta Camacho.

Impronte
Regia, coreografia, musica, ricerca giornalistica: Isabel Cuesta Camacho
assistente alla regia: Marina Quassia
danzatori: Isabel Cuesta, Serena Fossanova, Madoul Jadama, Marina Quassia, Simone Salvaggio, Solène Wagen.
attore: Fabrizio Molducci
disegno luci: Marco Gigliotti

L’esito dell’ultima residenza artistica ospitata a DOM è Impronte della danzatrice, coreografa e giornalista Isabel Cuesta Camacho.
Lo spettacolo di danza contemporanea pone l’accento su una delle questioni più urgenti e attuali che ancora oggi non riesce a trovare degne soluzioni politiche. Il lavoro svolto dall’artista si occupa dei segni che ha lasciato la migrazione al Pilastro, che intreccia le storie degli abitanti con i corpi danzanti che le narrano muovendosi tra gli spazi coreografici della cupola. Raccogliendo le testimonianze dei cittadini del rione bolognese, quelle dei politici ascoltate durante le lunghe ricerche giornalistiche svolte, Isabel Cuesta Camacho giunge ai racconti dei rifugiati costretti ad attraversare frontiere per scappare dalle guerre, dalla violenza, dalle torture. Lo spettacolo è composto da quattro opere appositamente rivisitate per il progetto a DOM, «che trattano il tema dell’identità e dell’amore in una società colpita da paure e insicurezze» – come dichiara l’artista.
Impronte vede la partecipazione di danzatori professionisti, il coinvolgimento di Madoul Jadama – rifugiato politico del Gambia, e di Fabrizio Molducci – attore professionista. Un progetto che utilizza video, musiche, tappeti sonori tratti dalle interviste ed estratti del libro Acido Fenico di Giancarlo De Cataldo, attraversando le migrazioni italiane del passato e toccando le migrazioni mondiali del presente in cui le persone varcano confini mobili in cerca di speranza, di una maggiore sicurezza e di tutela dell’umanità.

«Dove inizia il confine e finisce la mia identità.
– Ci siamo conosciuti lì, tu eri diversa, parlavi un’ altra lingua
– Io ero diversa non parlavo la tua lingua
– La tua mano si incrociò con la mia, ma dopo una frontiera ci allontanò al di là del mare.
Secoli dopo la mia casa era in fiamme e i miei passi in fuga hanno creato un confine dentro di me» (Isabel Cuesta Camacho)

Il progetto di Isabel Cuesta Camacho rientra nell’ambito del Progetto interregionale di residenze artistiche realizzato con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

INFO info@laminarie.it – T 051. 6242160
www.domlacupoladelpilastro.it