Lara Russo – RA-ME
(work in progress)
a seguire incontro pubblico
Coreografia tra definizione e improvvisazione
partecipano: Fabio Acca, curatore e studioso di arti performative
RA-ME | ESITO DELLA RESIDENZA ARTISTICA A DOM
coreografia LARA RUSSO
con DAVIDE TAGLIAVINI, ANDREA PALUMBO, LUCAS DELFINO
tecnica e suono MAHATSANGA LE DANTEC, YESENIA TROBBIANI
Con il sostegno di:
Promozione Danza della Fondazione RomaEuropa, CSC Centro per la scena contemporanea, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Compagnia Virgilio Sieni/Centro di produzione sui linguaggi del corpo e della danza, Gender Bender, Dom la Cupola del Pilastro, Spazio Teatro Idra, Teatro Stalker, Leggere Strutture Art Factory, ACS Abruzzo
La seconda residenza del programma di DOM Levare e battere ospiterà il lavoro della giovane coreografa e danzatrice Lara Russo in un progetto dal titolo RA-ME che intreccia la danza contemporanea e l’architettura, e che sarà seguito da un incontro con lo studioso Fabio Acca dal titolo Coreografia tra definizione e improvvisazione.
La residenza a DOM rappresenta per la coreografa e il suo gruppo di lavoro l’avvio della ricerca: si tratta infatti della prima di sei residenze attraverso le quali si costruirà progressivamente lo spettacolo, che debutterà nel giugno 2016 alla Biennale di Venezia.
L’esito che sarà in scena a DOM il 19 marzo, così come l’incontro con il pubblico che seguirà la rappresentazione, sono parti integranti del processo di creazione e importanti momenti di confronto per consentire la raccolta di feedback e impressioni.
La scena è abitata da tre uomini.
Ad ognuno è affidata un’asta di rame .
Un materiale resistente, freddo al tatto e apparentemente privo di vita si mostra nelle sue possibilità di essere agito.
Così attraverso la caduta, la sospensione e l’assemblaggio di questi tre elementi lo spazio muta insieme ai suoi corpi costantemente alla ricerca di nuove strategie di collaborazione.
Cosa costruire, è una domanda insita nella danza stessa.
E il desiderio ne anima la ricerca.
Può rivelarsi la più grande conquista o il piú grande fallimento;
questo diventa pretesto per i tre di avvicinarsi a un dialogo fatto di responsabilità e accoglienza. La tattilità permette esitazioni e tregue in cui incontrare un paesaggio e viverlo.
Lara Russo inizia il suo percorso nel campo della danza e della fotografia tra Barcellona e Berlino per poi stabilirsi a Bologna.
Nel 2013 partecipa al progetto I.F.A presso Inteatro e vince il premio GD’A Puglia con lo spettacolo Allumin-io (sviluppato in collaborazione con Alessia Lovreglio). Lo stesso anno alla Biennale di Venezia lavora come assistente alla regia di Virgilio Sieni per gli spettacoli Agorà tutti e Madri e figli.
Nel 2014 è invitata alla prima edizione del festival Eden _Conect the dots, Roma, per presentare lo spettacolo “Legame”, finalista del festival ‘Dominio Pubblico’ e menzione speciale al festival danzè, Oriente Occidente.
Riceve poi la borsa di studio per Ecite, incontro d’insegnanti di C.I. Ponderosa.
Nel 2015 viene selezionata per il percorso Nuove Traiettorie organizzato dalla rete Anticorpi e vince il concorso Dna Appunti Coreografici, progetto di Fondazione RomaEuropa.