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ampio raggio - numero tre

Ampio raggio
Esperienze d’arte e di politica

 

Numero tre | novembre 2011 
Laminarie editrice

 

ampio raggio 3 

 

SCARICA IL PDF DELLA RIVISTA (licenza Creative Commons)

ISSN 2037 – 3147


Direzione Bruna Gambarelli

Cura Federica Rocchi

Hanno collaborato: Simona Bertozzi, Marta Casarini, Marco Dalpane, Gabriele Dallabarba, Marco Di Giovanni, Nicola Ferrari, Giuliano Guatta, Federica Iacobelli, Antonello Marra, Mario Martignoni, Maria Montanari, Roberto Vallicelli [ominostanco], Gina Tassinari
Un ringraziamento a: Joe Hisaishi e Kayo Chiba, Wonder City inc., Raffaele Zacchiroli, Alessandra Esposito, Giancarlo Gaeta, L’Autore Libri Firenze, Matteo Casari
Traduzioni in inglese: Gabriele Ferri, Federica Rocchi
Traduzione in giapponese: Natsuko Sawaya
Traduzione dal giapponese: Chiara Comastri
Progetto grafico: Alex Weste

Ampio Raggio n.3 è dedicato all’infanzia e raccoglie esperienze e testimonianze che sentiamo vicine all’operare di Laminarie e DOM in questo campo.

 


Indice


Infanzia al centro 

Bruna Gambarelli

Solo per parole 
Laminarie

Autoreverse

Cronaca di Onfalos 
Marta Casarini

Rilevamento dal vero
Giuliano Guatta

But what about the noise of crumpling paper

Appunti per un lavoro su John Cage con i bambini 
Marco Dalpane

Conversazione
Scrivere i suoni
Intervista a Joe Hisaishi

Incontri
99 anni 
testimonianza di Gina Tassinari

Il racconto
Annusetta e Codino 
Maria Montanari

La recensione
Il ragazzo con la bicicletta
Nicola Ferrari

 

 


Press 

 

ASCOLTA IL PODCAST DI RADIO TRE - PAGINA 3 CON VITTORIO GIACOPINI >

 


Sono quattro (fin’ora), tascabili, agili da portarsi dietro per rompere la monotonia del fare quotidiano. Un’oasi, un rifugio. I numeri da zero a tre della rivista Ampio Raggio, edita dal gruppo teatrale Laminarie, sono nati con l’idea di accompagnare la vita della sede della compagnia, DOM - La Cupola del Pilastro, non solo per testimoniarne il percorso, ma per rimarcarne la vocazione. Una vocazione dichiarata fin dal suo titolo, il cui obiettivo è immergersi in un «fare periferico» capace di abbracciare il cinema, la letteratura, il teatro, il fumetto, l’arte, la pedagogia oltre gli asfittici confini di genere. Molteplice, con una pluralità di centri e di interessi, non lineare, Ampio Raggio ha saputo con questi suoi primi quattro numeri delineare la vita e il mondo di riflessioni che attorno a DOM e alle sue relazioni si sono in questi anni create. A stretto contatto con i movimenti del quartiere Pilastro, Ampio Raggio ha saputo intercettare, intrecciare e valorizzare associazioni, iniziative e abitanti della zona come per esempio l’incontro tra le teen-agers del Pilastro (katun) e la Libreria delle donne testimoniato nel primo numero o la curiosa esperienza di teletorre19, la televisione che dal 2001 trasmette via cavo nel condominio 19 di via Casini. Non mancano gli interventi internazionali come quello di Yoshiaki Nishino che ha seguito da vicino la seconda esperienza di Laminarie in Giappone o l’interessantissima intervista al compositore di colonne sonore Joe Hisaishi. Le pagine dense di contenuti sono architettate dalla grafica di Alex Weste per donare ossigeno e movimento grazie a fotografie e illustrazioni che rendono il libercolo più leggero e sono capaci al tempo stesso di rendere le “esperienze d’arte e di politica”, sottotitolo presente nei quattro volumi, accessibili e fruibili a tutti i lettori curiosi di ampliare i propri orizzonti di conoscenza. Ad Ampio Raggio va il merito, che è anche auspicio per il futuro, di non focalizzarsi esclusivamente sugli incontri che Laminarie ha saputo fare al Pilastro, ma dal Pilastro partire per guardare il mondo.

 

Altrevelocità.it
gennaio 2012

Sulle Riviste #1: Ampio Raggio di Laminarie

di Agnese Doria

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