GLI ANNI INCAUTI
10 anni a Dom e 25 anni di Laminarie.
Azioni teatrali imprudenti per dare senso a quello che appare scontato
Racconti, letture, ascolti, incontri, visioni.
GLI ANNI INCAUTI è il titolo della rassegna realizzata da LAMINARIE per DOM la cupola del Pilastro inaugurata a marzo scorso. Una stagione che coincide con due anniversari: 25 anni di attività di LAMINARIE e i 10 anni dalla fondazione di DOM la cupola del Pilastro.
La compagnia Laminarie propone un calendario di iniziative culturali composto da cinque sezioni dedicate alla botanica – reale e immaginaria – e agli alberi intesi come simboli potenti che si esprimono, nello spazio e nel tempo, in un’infinita varietà di forme modificando il paesaggio urbano.
Ad ogni sezione del programma è abbinata una pianta con caratteristiche affini all’iniziativa proposta.
Nel caso della sezione dedicata all’infanzia erbari rari e bizzarri si trasformano in uno scioglilingua: Bizzarrierbarirari.
Secondo Laminarie: «Questi numeri tondi, 10 anni dall’apertura di DOM e 25 dalla fondazione di Laminarie, non sarebbero così importanti e forse nemmeno nodali, se non coincidessero con la cruciale crisi economica, culturale e politica in cui ci troviamo ad operare. Alla crisi culturale, ormai in atto da molti anni, abbiamo tentato di rispondere con atti incauti, mai calcolati, che seguivano e seguono una sola direzione: l’imprudenza. In questi anni, abbiamo proposto piccole e grandi azioni che nulla hanno a che fare con ciò che si suppone sia appropriato o magari conveniente; ci siamo spinti incautamente in una zona sconosciuta mossi dal desiderio di conoscerla attraverso una condivisione di esperienze. Questa modalità progettuale include inevitabilmente il rischio che cogliamo anche nei contenuti di quest’ultimo programma, che prende forma in un momento di totale instabilità economica per LAMINARIE/DOM, ossia quello di proporre attività complesse a un pubblico giovane, nella convinzione che nell’ambito culturale le proposte semplificatorie non siano la soluzione, semmai determinino il problema. Proporre ciò che appare naturale come leggere insieme, discutere, creare, avviare confronti con artisti e studiosi in campo nazionale e internazionale è in realtà un’imprudenza perché può portare dove non immaginavamo e dare un senso nuovo a ciò che ci appariva scontato.»
In continuità con le attività degli anni passati, la rassegna autunnale si connota per la consueta trasversalità dei linguaggi artistici con l’obiettivo di arricchire le relazioni feconde con l’humus culturale cittadino sorte negli anni, coltivate con piccole e grandi azioni tenaci.
Appuntamenti che vedranno come protagonisti e partecipanti attivi artisti, studiosi, critici e cittadini di tutte le età.
Si comincia il 9 novembre alle ore 17.00 con la sessione dedicata all’ACER CAMPESTRE, pianta autoctona utilizzata tradizionalmente per sostenere i filari di vite e le piantate bolognesi.
Come esercizio di memoria e di gratitudine, per onorare lo spazio nelle sue sembianze originarie, Laminarie dedica al rione Pilastro la pubblica piantagione di dieci alberi: quattro aceri campestri, una vigna, e sei alberi da frutto con la collaborazione dell’agronomo e direttore di Agriverde Sergio Dondi.
Seguirà una lettura della Botanica Parallela di Leo Lionni, con la partecipazione di cittadini, artisti e studiosi.
«La botanica parallela non è facilmente classificabile. Non è un romanzo, non è una collezione di saggi. E non è certo un libro di fantascienza. Il soggetto del libro, in fondo, non è una flora fantastica ma la fantasia stessa alla quale ho tentato di dare, attraverso il racconto di una vegetazione inesistente, una sua solidità poeticamente misurabile, e alla quale anch’io ho finito per credere». (Leo Lionni)
In occasione del trentesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, Laminarie invita a riflettere su questo avvenimento attraverso la vicenda della casa sull’albero di Osman Kalin, eretta lungo il perimetro del Muro nel 1983, ancora oggi simbolo di resistenza nel distretto di Friedrichshain-Kreuzberg.
A seguire incontro con di Sabine Reich – drammaturga e vice direttrice del teatro di Dortmund – sul tema delle trasformazioni avvenute in campo artistico dopo il 1989 tra est e ovest.
A conclusione una selezione di vinili anni ’70-’80 tedeschi – Alte Schallplatten – a cura di Laminarie e la proiezione integrale di Murx den Europäer! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn ab! Una serata patriottica, lo spettacolo dedicato alla riunificazione della Germania del regista svizzero Christoph Marthaler, maestro nel concentrare idee, visioni, suoni che con quest’opera cattura l’atmosfera della vita quotidiana della RDT: la fatalità, l’assurdità, l’attesa, la burocrazia, l’imperscrutabilità; la descrizione di uno stato apparentemente immutato negli anni, probabilmente il mondo per eccellenza del popolo europeo. Nella sua forma più pura e coerente, la produzione contiene e codifica tutti gli elementi stilistici del teatro di Christoph Marthaler.
Il 15 novembre si riprende con la sessione abbinata alla ROBINIA PSEUDOCACIA, pianta impiegata con successo per consolidare gli argini franosi lungo i binari ferroviari. È una pianta forte, si propaga velocemente tanto d’aver modificato nel tempo il volto del paesaggio forestale, insediandosi sulle superfici degradate.
Dalle 19 si terrà F.A.Q., un excursus dedicato al ventennio ’69 – ’89 che vede la nascita e lo sviluppo del proto-punk come movimento socioculturale prorompente e dissacrante, con gli interventi di Stefano Gilardino (giornalista musicale, autore della fanzine punk hardcore Senza Nome, all’inizio degli anni Ottanta) e Alessia Masini (ricercatrice in Comunicazione e Disseminazione della Ricerca presso la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e autrice di «Siamo nati da soli». Punk, rock e politica in Italia e in Gran Bretagna (1977-1984) in pubblicazione per Pacini Editore).
A seguire una selezione anacronistica di vinili disobbedienti a cura di alcuni anziani del rione Pilastro e la proiezione alle 21 di The filth and the fury, il documentario di Julien Temple che racconta la storia dell’ascesa e caduta dei Sex Pistols attraverso interviste e immagini d’archivio.
Il 20 novembre si procede con la sessione dedicata al LABURNUM ANAGYROIDES, noto anche come falso ebano in quanto il legno si prestava alla realizzazione di strumenti musicali grazie alla sua eccezionale capacità di riprodurre vibrazioni sonore.
Alle ore 19 si terrà la proiezione di alcuni estratti di Dusk Chorus di Alessandro d’Emilia e di Nika Saravanja a cui seguirà un dialogo introduttivo al progetto Fragments of Extinction di David Monacchi.
Alle 21, invece, si entrerá nel vivo della serata con l’inaugurazione de Il suono degli ecosistemi, il progetto di David Monacchi (artista del suono, ricercatore e compositore eco-acustico.
L’installazione – pensata in esclusiva per DOM grazie alla sua particolare struttura architettonica circolare centrale della cupola del Pilastro – consisterà nella creazione di uno spazio acustico immersivo ad altissima definizione per la riproduzione di habitat sonori naturali registrati nelle foreste primarie del pianeta e composizioni elettroacustiche basate su elaborazioni tridimensionali di elementi naturali concreti ed ecosistemi.
Questa installazione rappresenta il risultato di quasi due decenni di ricerca nel campo della registrazione sonora ambientale. In origine l’ispirazione di questi lavori è stata quella di trasmettere paesaggi sonori naturali al pubblico della musica, dell’arte e dei musei.
In questo contesto, il processo creativo del compositore ha lo scopo di far immergere l’ascoltatore nella complessità e nell’equilibrio del paesaggio sonoro originale. L’ intenzione è di offrire all’ascoltatore una nuova esperienza della natura. La visione ultima del compositore, è quella di costruire un sistema musicale che esalti la nostra sensibilità d’ascolto e riveli la densità, la bellezza e i fenomeni del suono naturale.
Sono previste repliche dal 21 al 30 novembre alle ore 19.00 e alle ore 21.00 con prenotazione obbligatoria.
Per gli istituti scolastici che ne fanno richiesta sono previste repliche diurne.
Il 29 novembre – decimo anniversario di Laminarie a DOM la cupola del Pilastro – è la volta di LAMINARIE. Alga della famiglia delle Fucacee, la Laminaria assorbe i liquidi e si espande, per questo motivo veniva inserita in steli nella cervice uterina per favorire la nascita.
Presentazione alle 19 di ANNI INCAUTI [25 Laminarie/10 DOM la cupola del Pilastro] Cue Press, 2019, il libro che raccoglie quattordici interventi inediti scritti da studiosi e artisti dedicati ai dieci numeri della rivista Ampio raggio esperienze d’arte e di politica, pubblicazione che nasce nel 2009 con l’intenzione di contribuire alla riflessione sul progetto di Laminarie al DOM. Il volume dialoga con il teatro a partire dai contributi che giungono da diverse discipline nel segno della trasversalità dei linguaggi che da sempre accompagna le pratiche della compagnia.
Seguirá Raccogliere storie, proiezioni di fotografie dagli archivi di Laminarie e Fondazione Cineteca con l’intervento di Gian Luca Farinelli, direttore della Fondazione Cineteca di Bologna.
A fine serata L’opera al centro di Laminarie e la proiezione degli esiti del progetto Ai margini dei Media, il progetto realizzato con gli studenti dell’IIS Aldini Valeriani promosso dal MIUR e dal MIBACT attraverso il Piano Cinema per la Scuola.
A conclusione delle iniziative autunnali, DOM la cupola del Pilastro ospiterà BIZZARRIEBARIRARI: tre domeniche di cinema di animazione dalle 15 a cui seguiranno merende e incontri per piccoli spettatori in collaborazione con Schermi e Lavagne e il dipartimento educativo Fondazione Cineteca di Bologna:
Domenica 1 dicembre proiezione di James e la pesca Gigante, basato sul libro omonimo di Roald Dahl, di Henry Selick a cui seguirà una merenda e un incontro con Patriza Preti dell’ass.ne Orti Via Salgari.
Domenica 8 dicembre Il bambino che scoprí il mondo di Alê Abreu a cui seguirà una merenda e un laboratorio curato da Schermi e Lavagne.
Infine, domenica 15 dicembre, la rassegna si concluderà con una selezione di cortometraggi animati “Jack e il fagiolo magico e altre storie”, una merenda e un laboratorio a cura di Laminarie.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, durante la rassegna autunnale de GLI ANNI INCAUTI, sono previste delle proiezioni dedicate nelle sale del cinema Lumière:
Il 9 novembre alle 20.00: Goodbye Lenin! (Germania/2003) di Wolfgang Becker (121′)
Il 14 novembre alle 18.00: Noah Land (Nuh Tepesi, Turchia/2019) di Cent Ertürk (109’)
Il 30 novembre alle 22.15 : La Leggenda Della Fortezza Di Suram (Legenda o Suramskoj kreposti, URSS/1984) di Sergej Paradzanov (88′)
10 DOM la cupola del Pilastro
25 LAMINARIE
PROGRAMMA GLI ANNI INCAUTI – novembre-dicembre 2019
9 novembre Acer Campestre
ore 17.00 Laminarie mette a dimora dieci nuovi alberi e una vigna
interviene Sergio Dondi, agronomo e direttore di Agriverde
ore 18.00 Lettura da Botanica parallela di Leo Lionni partecipano cittadini, artisti e studiosi
e proiezioni da Tu sei un poeta! – l’universo di Leo Lionni in mostra.
ore 19.00 La vicenda del muro e della casa sull’albero
interviene Sabine Reich, drammaturga, e vice-direttrice del teatro di Dortmund
ore 20.30 Alte Schallplatten – Musica tedesca ‘70-‘80 su vinile a cura di Laminarie
ore 21.00 Murx den Europäer! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn! Murx ihn ab! – Una serata patriottica
(Volksbühne am Rosa Luxemburg Platz, Germania/1993) di Christoph Marthaler (122’) – video integrale dello spettacolo – V.O. con sottotitoli
9 novembreOre 20.00 Goodbye Lenin! (Germania/2003) di Wolfgang Becker (121′)
Proiezione al Cinema Lumière
14 novembre
Ore 18.00 Noah Land (Nuh Tepesi, Turchia/2019) di Cent Ertürk (109’)
Proiezione al Cinema Lumière
15 novembre Robinia Pseudoacacia
F.A.Q.
1969/1989 – Dal proto-punk alla caduta del muro: nascita e sviluppo di un movimento culturale che ha scardinato le regole
ore 19.00 incontro con Stefano Gilardino (giornalista musicale) e Alessia Masini (ricercatrice)
ore 20.00 selezione anacronistica di vinili disobbedienti a cura di alcuni anziani del rione Pilastro
ore 21.00 The filth and the fury (Regno Unito/2000) di Julien Temple (108’)
20 novembre Laburnum Anagyroides
Il Suono degli Ecosistemi
Composizioni elettroacustiche immersive ad altissima definizione per DOM la cupola del Pilastro: riproduzione di habitat sonori naturali registrati nelle foreste primarie del pianeta
ore 19.00 Dusk Chorus (Italia/2017) di Alessandro d’ Emilia & di Nika Šaravanja (62’) [estratti]
a seguire dialogo tra l’autore David Monacchi e Bruna Gambarelli sul progetto Fragments of Extinction
ore 21.30 Installazione sonora multicanale immersiva di David Monacchi
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Fragments of Extinction, 18’ (Sequenza di registrazioni di foresta primaria da Amazzonia, Africa, Borneo)
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Stati d’Acqua, 16’55’’ (Composizione 8 canali sull’elemento acqua)
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Echoes of a Sonic Habitat, 10’58’’ (Composizione ecoacustica 8 canali di ricontestualizzazione sonora)
21 – 30 novembre Il Suono degli Ecosistemi
Installazione sonora multicanale immersiva
pensata per DOM la cupola del Pilastro di David Monacchi
Repliche ore 19.00 e ore 21.00. Posti limitati, prenotazione obbligatoria
Per gli Istituti scolastici che ne faranno richiesta sono previste repliche diurne
29 novembre Fucacee Laminarie
Decimo anniversario di Laminarie a DOM la cupola del Pilastro
ore 19.00 presentazione del volume GLI ANNI INCAUTI [25 Laminarie/10 DOM la cupola del Pilastro],
Cue Press, 2019
a seguire Raccogliere storie fotografie dagli archivi di Laminarie e Fondazione Cineteca
interviene Gian Luca Farinelli, Direttore Fondazione Cineteca di Bologna
ore 20.30 L’opera al centro di Laminarie
a seguire proiezione degli esiti del progetto Ai margini dei Media
realizzato con gli studenti dell’IIS Aldini Valeriani promosso dal MIUR e dal MIBACT attraverso il Piano Cinema per la Scuola
30 novembre
ore 22.15 La Leggenda Della Fortezza Di Suram (Legenda o Suramskoj kreposti, URSS/1984)
di Sergej Paradzanov (88′)
Proiezione al Cinema Lumière
BIZZARRIERBARIRARI
Tre domeniche di cinema d’animazione, merende e incontri
per piccoli spettatori a DOM la cupola del Pilastro
in collaborazione con Schermi e Lavagne
Dipartimento educativo Fondazione Cineteca di Bologna
Domenica 1 dicembre
ore 15.00 James e la pesca gigante
(James and the Giant Peach, Regno Unito, Stati Uniti d’America/1996)
di Henry Selick, basato sul libro omonimo di Roald Dahl (78′)
ore 16.30 merenda
ore 17.30 incontro con Patrizia Preti, Associazione Orti via Salgari
Domenica 8 dicembre
ore 15.00 Il bambino che scoprì il mondo (O Menino e o Mundo, Brasile/2014) di Alê Abreu (80’)
Il film, candidato ai Premi Oscar 2016 come miglior film d’animazione, è distribuito dalla Cineteca di Bologna.
ore 16.30 merenda
ore 17.30 laboratorio a cura di Cineteca di Bologna – Schermi e Lavagne
Domenica 15 dicembre
ore 15.00 Jack e il fagiolo magico e altre storie (60′) – Selezione di cortometraggi animati
ore 16.30 merenda
ore 17.30 laboratorio a cura di Laminarie
Le merende sono offerte da Alce Nero
GLI ANNI INCAUTI
Un progetto di LAMINARIE in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, realizzato con il contributo di: Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna – Assessorato Cultura, Fondazione Carisbo
con il sostegno del Quartiere San Donato-San Vitale
L’appuntamento del 9 novembre è patrocinato dall’Istituto di Cultura Germanica Goethe-Zentrum di Bologna
INFO
Dom la cupola del Pilastro – via Panzini 1/1 – Bologna
www.laminarie.it
T 0516242160
DOM si raggiunge con l’autobus n.20 dal centro storico di Bologna
direzione Pilastro – fermata Panzini – effettua corse notturne
Fondazione Cineteca di Bologna – Cinema Lumière
Piazzetta Pier Paolo Pasolini, 2/b
www.cinetecadibologna.it
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero ad eccezione dell’installazione sonora multicanale immersiva di David Monacchi Il Suono degli Ecosistemi – ingresso 5 euro, posti limitati, prenotazione obbligatoria – info@laminarie.it – T 0516242160 – e delle proiezioni al Cinema Lumière.
Parte degli appuntamenti rientrano nell’ambito della Festa degli Alberi 2019
www.fondazionevillaghigi.it